Giorno 14 – 21 dicembre
Torri del Paine

Preso dai buoni propositi e facilitato dal posto privilegiato dell’albergo, Simone decide di mettere la sveglia molto presto per fare delle foto all’alba! Apre la tenda e…piove! Inutile raccontare lo sconforto, non tanto per l’alba quanto per le alte aspettative di questa giornata: trekking Mirador base de las torres! Tenta lo stesso qualche foto e video mentre io attendo la sveglia per la colazione. Sveglia che porta via la pioggia e lascia lo spazio alle nuvole…c’è speranza! Partiamo abbastanza presto per il trekking perchè è molto lungo, altri 20km (sembra una lunghezza fissa per le camminate qui in Patagonia) con circa 900mt +.
Lasciamo la macchina nel grosso parcheggio prima dell’hotel Las Torres (la strada è chiusa e possono accedervi solo gli ospiti dell’albergo), da qui iniziamo a camminare, il primo tratto è molto dolce, passato il primo ponticello in legno invece inizia a salire. Bisogna fare attenzione perchè spesso si incrociano due sentieri, uno per chi sale a piedi e uno per chi sale a cavallo (opzione che tra l’altro avremmo voluto provare ma gli organizzatori non hanno risposto alle nostre mail e il nostro hotel non aveva contatti, probabilmente bisogna chiedere direttamente all’hotel).
Terminata una prima salita un po’ più decisa si riprende fiato con un tratto pianeggiante e in discesa, fino ad arrivare al rifugio Chileno, dove si interrompe anche la parte a cavallo per chi sceglie questa alternativa (molto caratteristiche alcune piazzole per la tenda, fatte a palafitta). Non facciamo sosta e proseguiamo, riprende anche la salita, si inerpica prima nel bosco per poi farsi più ripido nell’ultimo tratto di pietraia. A livello tecnico è un sentiero molto semplice che non presenta pericoli, però non è banale per chi non è abituato a questo terreno.
Dopo quasi 10km all’improvviso appaiono queste tre torri che svettano davanti ad un cielo azzurro, sotto di loro il ghiacciaio, che crea tantissime cascate che confluiscono in uno spettacolare e maestoso lago di un azzurro davvero intenso. Le foto e le parole non riescono a dare la reale idea di quello che si apre davanti ai nostri occhi.
Ovviamente c’è tanta gente, è il sentiero più battuto di tutto il parco, ma ne vale assolutamente la pena, e basta allontanarsi un pochino dall’arrivo del sentiero per godersi il panorama insieme alla pace dalla montagna. Finalmente oggi le nuvole non ci coprono le montagne e probabilmente l’hanno fatto nella giornata che meritava di più in assoluto!

Dopo una pausa per pranzare e recuperare le energie (visti i prezzi di questa zona ci siamo portati giusto delle barrette) decidiamo di rientrare, che la strada è ancora lunga e sono arrivate anche le nuvole e i colori non sono più quelli di prima!
Scendiamo con calma nel primo tratto iniziale anche perchè, mettendo il terreno in difficoltà chi non ha molta esperienza, si formano un po’ di rallentamenti. Riprendiamo col nostro ritmo fino al rifugio, dove propongo una sosta ma breve, giusto il tempo di rinfrescarsi. Riprendiamo con una salita, che quasi quasi fa piacere alle gambe per poi riprendere la discesa fino a valle. La parte più lunga per me è stata dall’hotel alla macchina, perchè sei arrivato, ma non sei arrivato…non finisce più e i piedi iniziavano a farsi sentire :D
Dal parcheggio, in posizione strategica, c’è un bar in cui ci si può riprendere dalle fatiche!
Inutile aggiungere che l’ultima parte della giornata è stata: doccia, cena, svenimento nel letto ma ne è valsa la pena, resterà di sicuro nei nostri ricordi più belli di queste settimane in Patagonia