Patagonia – Dicembre 2022

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Giorno 4 – 11 dicembre
Da Buenos Aires a Trelew e Porto Piramides

Sveglia presto e transfer alle 7:45 per l’aeroporto locale. Destinazione Trelew.

Atterrati ritiriamo la macchina prenotata e ci dirigiamo prima verso Porto Madryn e subito dopo verso Porto Piramides.

La strada è tutta asfaltata e decisamente dritta, chilometri e chilometri di asfalto che tagliano la pianura in due.

Siamo riusciti a vedere un gruppo di struzzi a bordo strada! E’ stata una bellissima sorpresa, peccato non aver avuto la prontezza di riflessi per far anche una foto.

Per evitare di rimanere fregati, teniamo la macchina fotografica sotto mano e… i guanaco!! Sono animali buffissimi, sembrano dei lama incrociati con dei cerbiatti, bellissimi. Nel tragitto ne vediamo tantissimi a bordo strada, alcuni l’attraversano pure.

Dopo circa un centinaio di chilometri, arriviamo all’ingresso del parco della Penisola Valdes, paghiamo il ticket di circa 20€ a testa e ci avviamo verso il punto informazioni (20km dall’entrata).

Il punto informazioni è una struttura nuova con all’interno

  • Servizi igienici
  • Banco per le informazioni
  • Uno scheletro di una balena
  • Alcune spiegazioni sulla diversa fauna locale
  • Un negozio di souvenir con alcuni oggetti fantastici!

Al banco informazioni chiediamo se le balene erano ancora in zona e ci viene confermato quanto sapevamo, risposta negativa :(

Non ci rimane che recarci a Mirador Isla de los pajaros per provare l’ebrezza della guida su sterrato e ammirare la steppa patagonica.

Scattate le foto di rito ci rimettiamo in marcia, torniamo sui nostri passi e raggiungiamo nuovamente la strada asfaltata. Ora dobbiamo raggiungere Puerto Piramides.

La strada non si può sbagliare, basta seguire l’unica strada asfaltata e ci si arriva in bocca. Entrando in paese troviamo sulla destra il distributore di benzina (l’unico della penisola) che sfruttiamo subito per fare il pieno.

Il paese è piccolissimo ma con tutti i servizi, il nostro albergo si trova lungo la strada principale (non che ce ne siano altre), è piccolino ma dall’esterno veramente carino.

L’accoglienza è ottima e dopo aver effettuato il check-in posiamo i nostri bagagli in camera.
Il viaggio è stato abbastanza lungo, però vogliamo andare a visitare il paesino, vedere la spiaggia e l’oceano, quindi in pochi minuti siamo pronti a partire.

La spiaggia è molto caratteristica e non ci aspettavamo delle scogliere così a strapiombo sul mare. Si trovano siano a destra che a sinistra della spiaggia di fronte al paese.

Essendoci la bassa marea possiamo attraversare tutto il bagnaasciuga per raggiungere l’altro lato della spiaggia e vedere il sole nascondersi dietro la collina.
Il vento inizia ad alzarsi e c’è addirittura una persona che fa il bagno… noi non ci pensiamo nemmeno, veramente troppo freddo!

Guardiamo l’orologio e si sono fatte le 19:30, pensiamo quindi di iniziare a cercare un posto per cenare, anche perchè oggi non ci siamo proprio sfamati e quindi la voglia di mettere le gambe sotto al tavolo diventa insistente.

Troviamo un bel posticino, Oveja Negra, unico problema…apre tra 20 minuti :(

Decidiamo di aspettare e fortunatamente ne vale la pena! Abbiamo mangiato veramente veramente bene, come spesso accade in Patagonia tra l’altro.
Spendiamo 10.000 Pesos per ravioli e patate al forno ordinate da Elena e capesante e un altro pesce (che non ricordo il nome) per me, 2 coca-cola e 1 un’acqua.

Nota particolare per le capesante, strepitose!

Pieni e soddisfatti ci avviamo verso l’albergo.

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