Patagonia – Dicembre 2022

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Giorno 7 – 14 dicembre
Ushuaia – Parco nazionale della terra del fuoco

Partenza alle 8:40 per una visita organizzata all’interno del Parco Nazionale della Terra del Fuoco.

La guida è bravissima e intrattiene tutti dando spiegazioni in spagnolo ed inglese. Se ne aggiunge anche una seconda dopo poco che parla anche italiano ma sfortunatamente, seguirà il gruppo del tour di mezza giornata.

Noi abbiamo optato per il tour della giornata intera che comprendeva anche il giro su un gommone.

L’esperienza è stata molto piacevole e la guida che ci ha portato lungo la baia di Lapataia ha saputo intrattenerci e comandarci come si deve, fino a destinazione. La navigazione è durata circa un paio d’ore, veramente piacevoli e ricche di scorci interessanti per foto e video, col monte Condor sullo sfondo

Il pranzo si è tenuto in un tendone chiuso, al riparo dal vento e dalle intemperie e con vista sulle montagne. Menzione speciale per il dolce che a me è piaciuto da matti, fortunatamente ad Elena non andava, così ho dovuto sacrificarmi per mangiare anche la sua parte. Durante la pausa conosciamo una coppia di italiani, che nei prossimi giorni faranno il nostro stesso itinerario.

Terminato il pranzo, riprendiamo il bus per andare all’inizio del’hiking ed in pochi minuti iniziamo la camminata. Complimenti all’organizzazione che ci dà una bottiglietta d’acqua e una barretta energetica a testa.

Prendiamo il sentiero Costero, il trekking è semplice, circa 300 metri di dislivello positivo per poco più di 8 chilometri di sviluppo. Nel tragitto la guida ci fornisce diverse spiegazioni e curiosità, per esempio raccoglie e ci fa assaggiare dei semi di una pianta che risulta molto simile al pepe ma più piccante, confermo! Raccoglie da un’altra pianta un frutto color rosso, con la consistenza simile ad un mirtillo ma dal gusto amaro… questo l’ha assaggiato Elena che conferma.

Ci spiega inoltre come mai si chiama “terra del fuoco”, non l’avrei mai detto ma il nome è stato dato dai primi conquistatori che arrivando, vedevano da lontano molti fuochi accesi e pennacchi di fumi.

Questi fuochi erano accesi dalla tribù locale Los Yamanos che dipendevano dal suo calore, vivendo senza vestiti ed essendo esposti al clima locale. Ovviamente questa è una descrizione riduttiva, invito tutti ad approfondire questa storia perchè molto interessante.

Al termine del trekking saliamo sul mezzo che ci porterà o in albergo o in centro al paese, in base alla nostra preferenza.

Noi saremmo andati in paese per visitare il museo cittadino, la vecchia prigione, però avendo prenotato un ristorante, Kaupè, (dicono che sia il migliore del luogo) per le 20, decidiamo di andare a lavarci e prepararci per l’evento mondano.

Cosa dire di questa cena…noi torneremmo a Uhsuaia solo per cenare di nuovo qui! Già l’accoglienza ci stupisce, ci prendono le giacche, ci accompagnano al tavolo, davanti ad una bellissima vetrata che da sulla baia e sulla città.

A prendere le ordinazioni viene direttamente lo chef, che guarda storto Elena quando ordina una caprese, ma era l’unico antipasto senza pesce, ma che si rilassa quando ordina il filetto, il loro Bife de Chorizo. A Simone invece consiglia un altro antipasto e concorda sul suo secondo, zuppa di granchio gigante.

Acqua e vino non rimangono sul tavolo, ci vengono riempiti i bicchieri appena il livello scende, pensavamo ci avesse messo a disagio questa cosa, invece sono stati davvero discreti. Anche i piccoli panini caldi ci vengono portati quando ne rimane uno nel piattino!

Partiamo dai piatti, le capesante prese come antipasto erano ottime e abbondanti, ma arriviamo al fulcro della cena…sia la zuppa di granchio, sia il filetto resteranno nei nostri cuori!! La zuppa era leggermente dolce, il filetto era ricoperto da una glassa spaziale e accompagnato da patate con crema di formaggio davvero ottimi! Abbiamo preso anche due dolci, molto buoni: una coppa di gelato artigianale e dei triangoli di cioccolato fondente su una crema di Dulce de Leche! Per tutto questo abbiamo speso ben 80 euro, in due!

Terminata la cena abbiamo fatto due passi, sfidando l’aria pungente, per andare a fare alcune foto, abbiamo anche conosciuto un ragazzo brasiliano che da qualche mese lavora qui come fotografo, è stato un incontro interessante!

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