Non capita spesso che gli All Blacks facciano tappa in Italia e quando questo accade, è meglio non farseli scappare!
Ammettiamo che non eravamo mai andati a vedere una partita di rugby dal vivo e quindi non sapevamo cosa ci avrebbe atteso, sicuramente festa e sportività… questo è quello che tutti dicono.
Il 23 novembre, insieme ad una coppia di nostri amici, prendiamo l’aereo da Genova alla volta di Roma, mezzo più comodo e meno caro per raggiungere la nostra meta.
Partiamo la sera, giusto il tempo di atterrare e prendiamo un taxi per raggiungere l’albergo. Eravamo in 4 e quindi era il modo più conveniente e rapido per spostarci (fossimo stati solo 2, sarebbe stato più conveniente il treno/metro).
L’albergo scelto tramite booking è stato “Residenza i Rioni Guest House” e possiamo dire che ci siamo trovati benissimo. Arrivando attorno alle 21.30, abbiamo dovuto avvertire perchè alla reception non è presente la persona 24h su 24h.
La posizione dell’albergo è ottima per tutto. Si ha la fermata della metro a neanche 10 metri. Si può arrivare alla Basilica di San Pietro a piedi senza problemi.
Durante il normale checkin, ci hanno spiegato come funzionava la colazione. Provate ad indovinare tra queste opzioni:
1- Colazione nella sala ristorante
2- Colazione in camera
3- Colazione in un bar convenzionato.
Ebbene si, l’opzione giusta è la 2! Colazione in camera!
E’ stata una piacevole sorpresa. Alla reception, abbiamo selezionato cosa avremmo voluto il giorno dopo, le quantità e l’ora. Il personale è stato super puntale e molto disponibile in caso di richieste! Veramente consigliato.
Ore 22.00 circa e non abbiamo ancora cenato… meno male non siamo in Francia e abbiamo modo di trovare qualche posto ancora aperto.
Usciamo e ci avviamo verso un ristorante tipico, consigliato sia da tripadvisor che dalla ragazza della reception.
Uscendo dall’albergo, svoltiamo a destra e dopo qualche decina di metri troviamo il nostro ristorante.
Entriamo con un obiettivo preciso: CARBONARA.
Neanche il tempo di sederci che ordiniamo il nostro piatto, 4 carbonare. Stupidamente chiedo alla cameriera delle porzioni abbondanti perchè avevamo parecchia fame.
Perchè stupidamente? Perchè non conoscevo le porzioni romane… le quali sono moooooooooooooooooooolto abbondanti già di loro!
Ci arrivano 4 piatti con non so quanti etti di pasta… un sogno per i nostri occhi e per le nostre fauci… un incubo per i nostri stomaci :D
Noi siamo abituati a mangiare meno salato e il sugo meno “pannoso”, finire i piatti però non è stato difficile e li abbiamo riconsegnati ai proprietari, esattamente com’erano quando son stati acquistati :)
Pagato il conto ci dirigiamo a nanna per riprendere le forze.
Sveglia “presto” e colazione in camera alle 9:00! Questo è l’inizio di sabato 24, un ottimo inizio!
Il meteo è clemente anche oggi come ieri. Nuvoloni grigi e carichi di pioggia che per fortuna, non la lasciano cadere sulle nostre teste se non per qualche minuto di tanto in tanto.
Usciamo dall’albergo con destinazione la Basilica di San Pietro e un giro a piedi per la città del Vaticano. Avremmo voluto entrare nella Basilica ma l’attesa di un’ora e mezza di ha fatto desistere.
Abbiamo quindi deciso di camminare per le zone limitrofe come piazza Navona, Pantheon e Castel Sant’Angelo.
Con il sole tutto è più bello, i colori son più accesi e la voglia di camminare (se le temperature non superano i 30°) è maggiore… ma nonostante i nuvoloni grigi e un tempo da lupi, Roma rimane sempre Roma, molto bella ed affascinante!
Si fa l’ora di pranzo e ci fermiamo in una panetteria, non avevamo voglia di perdere tempo a fermarci in un ristorante. Tempo di finire le focacce e si fa l’ora di avviarci verso lo stadio Olimpico per il Big Match.
Rapido controllo dei prezzi per i bus, taxi e Uber. L’opzione più economica in 4 è il bus, il Taxi costerebbe circa 13€.
Mentre camminiamo mi viene in mente di scaricare ed attivare l’app MyTaxi, la quale ci dà un bonus di 10€ nel primo viaggio. E’ perfetto! Prenotiamo la corsa e nell’arco di 2 minuti abbiamo l’autista di fronte a noi, ci carica e ci porta allo stadio, scaricandoci il più vicino possibile. E’ stato un colpo di fortuna pazzesco!
Appena scendiamo dalla macchina iniziamo a respirare l’aria di festa che questo evento porta con sè.
Non so quante centinaia di persone a far festa avvicinandosi allo stadio, qualcuno è pitturato in faccia, altri hanno cappelli buffi e molti hanno le magliette dei loro beniamini!
Prima di andare a prendere posto nei nostri seggiolini, facciamo un giro tra gli stand per vedere cosa offrono. Maglie, magliette, palloni e un bel po’ di gadget diversi. Noi alla fine non acquistiamo nulla mentre un nostro amico, esce con un cappellino degli All Blacks.
E’ giunta l’ora e andando a prendere posto, scopriamo di essere nella prima fila di spettatori! Quindi nessuna testa davanti, solo i due schieramenti davanti a noi.
La prima cosa che notiamo è che non ci sono curve o settori riservati alle diverse tifoserie… eh si, il rugby è così! Amicizia e sportività. Una festa per tutti, che si vinca o che si perda (facile contro gli All Blacks), si è tutti insieme ad applaudire le azioni delle diverse squadre.
Eccoli! Entrano i due schieramenti!
Uno spettacolo vedere questi armadi a 10 ante entrare in campo e scaldarsi.
Dalle casse dello stadio iniziano ad annunciare le formazioni, ad ogni nome un boato. Fantastico!
Prima dell’inizio della partita, i due inni nazionali. Per primo quello degli ospiti neozelandesi, subito dopo l’Inno di Mameli, cantato da tutto lo stadio. Per me è sempre un’emozione sentirlo cantato dal vivo (come per esempio al Mugello durante la gara di Moto GP).
Ecco che inizia!
Passano appena 3 minuti e siam già sotto di una meta… la situazione è più brutta del previsto… o forse no! ecco che al 5° riusciamo a fare punto su calcio piazzato! Dai che ci son speranze!
…no, non è vero.
Il primo tempo finisce con noi sotto di una trentina di punti e zero mete segnate. I “neri” son proprio di un altro pianeta. Partono, schivano tutti e segnano senza troppa difficoltà.
Gli azzurri ci provano in tutti i modi a fermarli, ogni tanto si sentono a distanza di 10/20 metri dei botti pazzeschi… erano i giocatori che si scontravano! Delle vere e proprie bestie (in senso positivo).
Il secondo tempo inizia e finisce come il primo, noi sempre sotto, loro sempre più avanti.
La partita termina sul risultato di 66 a 3 ( :( ). Ma come si dice… l’importante è provarci … no? Dai, era solo un’amichevole…mettiamola così.
Uscendo dall’olimpico, decidiamo di avviarci verso l’albergo a piedi dato il flusso di gente che si sparpagliava in tutte le strade presenti intorno allo stadio. Controllando da Google Maps vediamo che siamo a pochi chilometri, all’incirca 3.
Nel giro di una quarantina di minuti arriviamo in albergo. Giusto il tempo di una doccia e un po’ di relax e siamo di nuovo in marcia!
Destinazione zona Trastevere per la cena.
NON CHIEDETE informazioni alla signorina della metro, rischiate di fare la nostra fine e ritrovarvi in una fermata dall’altra parte di Roma che non c’entra una beneamata m….
Controllate Google Maps e mettete come destinazione un ristorante a Trastevere, così vedrete subito la strada più rapida per raggiungerlo. A piedi, in metro, in bus o in taxi, il software non sbaglierà mai quanto quella simpatica addetta alle informazioni.
Noi ci siamo sparati non so quanti chilometri per tornare verso il centro, tutto questo perchè abbiamo voluto fidarci…
Anyyyyway,
INCREDIBILE ma vero, alla fine siamo riusciti a raggiungere la nostra meta :D
Lasciamo i nominativi al ristorante Nannarella perchè era tutto pieno, ci dicono che in una mezz’oretta avremo avuto i posti. Non ne passano neanche 20 e siamo già seduti ai tavoli. Il ristorante l’avevamo scelto controllando su TripAdvisor e dalle foto, tutti i piatti risultavano mooolto abbondanti.
Proprio per quel motivo, decidiamo di ordinare un antipasto in 4 e prendere successivamente i primi, 3 Carbonare e 1 Cacio e Pepe.
Ci portano 3 padellini (avete letto bene, padellini) con almeno 3 etti di pasta fresca, carichi di sugo. Buonissimi, niente da dire, però è stata una pena doverli avanzare. Ci abbiamo provato ma dopo più di 30 minuti che spiluccavamo, abbiamo dovuto arrenderci all’evidenza. Non eravamo per niente pronti e preparati a quelle porzioni.
Il dolce abbiamo provato a prenderlo, 2 tiramisù fatti alla loro maniera, al posto dei savoiardi utilizzavano un biscotto tipico (non ricordo il nome). Sarà che io sono troppo abituato alla nostra versione, devo dire che non l’ho trovato speciale. Preferisco il nostro.
Pieni come delle botti, ci avviamo verso l’albergo. Le intenzioni erano quelle di andarci a piedi, almeno per smaltire almeno una parte della cena, poi invece abbiamo optato per il bus. Neanche un’ora e siamo tutti in camera pronti per dormire e riposarci per l’ultimo giorno.
Il risveglio del 25 non è dei migliori (a parte l’ottima colazione servita in camera), fuori piove a dirotto e il nostro programma è quello di visitare il centro storico tra cui, il Colosseo e piazza di Spagna.
Eravamo attrezzati per l’acqua e quindi, muniti di impermeabili e ombrelli ci avviamo all’avventura e raggiungiamo piazza di Spagna, una rapida occhiata e qualche foto per poi dirigerci verso la fontana di Trevi. La pioggia non accenna a diminuire, anzi, a tratti è pure più forte, questo ci scoraggia un po’ ma decidiamo comunque di dirigerci verso la Fontana di Trevi, sempre bellissima e molto affollata.
Giusto il tempo di qualche foto e decidiamo di spostarci per evitare la crescita di branchie sul nostro corpo, direzione Altare della Patria. Una volta raggiunto, effettuiamo un giro al suo interno in cui è presente il
Museo Centrale del Risorgimento Italiano. Il biglietto di entrata costa 5 euro e sono presenti parecchi cimeli molto ben conservati.
Abbiamo ovviamente anche approfittato del riparo offerto dal museo per riscaldarci e asciugarci un poco.
Dall’Altare della Patria al Colosseo la strada è breve e da entrambe le parti della strada (pedonale) sono presenti resti di costruzioni romane (molto belli da visitare di notte e senza pioggia).
Giunti di fronte al Colosseo, ci confrontiamo un po’ per decidere il da farsi. Siamo stati combattuti sull’entrare a visitarlo o no… poi, causa la pioggia, optiamo per scattare qualche foto dall’esterno e cercare un posto per mangiare.
Alla fine Roma è vicino a noi e per godere al meglio certe visite, guidate o non, è meglio andarci con il bel tempo. Abbiamo quindi solo rimandato la visita al Colosseo ad un prossimo passaggio per la Città Eterna.
La giornata si appresta a finire, mangiamo in una “lasagneria” e ci dirigiamo alla metro. La fermata è proprio di fronte al Colosseo.
Presi i biglietti, ci dirigiamo sulla banchina dove poco dopo, sopraggiungono i vagoni che ci poteranno di fronte all’albergo per prendere i nostri bagagli.
Anche se avevamo già effettuato il check-out al mattino, le ragazze alla reception, sono state gentili e ci hanno permesso di lasciare tutti i bagagli in una loro stanza, almeno abbiamo evitato di girare tutto il giorno sotto l’acqua carichi come dei muli.
Per andare in aeroporto, prenotiamo il taxi sempre con l’app MyTaxy e risparmiamo ulteriori 10€ essendo la prima registrazione di Elisa, una nostra compagna di viaggio.
Il nostro viaggio semplice, termina con noi che prendiamo l’aereo per Genova senza troppi intoppi (anche se Alitalia sà sempre stupire…e non in positivo).