Giro ad anello sul Monte Grosso

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Avevamo deciso di andare a fare una facile ferrata nei pressi di Bardonecchia, tanto per riprendere confidenza, ma guardando il meteo abbiamo preferito cambiare meta e così dopo una ricerca di Simone siamo finiti in Valle Ellero.

Leggendo l’articolo su Cuneotrekking pensavamo fosse un giro più semplice rispetto a quello che poi si è rivelato.

Per prima cosa il sentiero non è ben segnalato e spesso si perde la traccia, soprattutto nei tratti erbosi. Senza le indicazioni sul sito e senza il loro gps non penso saremmo riusciti a completarlo; forse neppure ad iniziarlo!

Fin dal principio ci rendiamo conto che il sentiero non sarebbe stato facile da seguire ma che qualcosa ci avrebbe accompagnato per tutto il viaggio… le ortiche!

Dopo un primo tratto pianeggiante la salita si fa subito ripida, fortunatamente all’ombra, all’interno del bosco che costeggia il torrente, fino ad allargarsi in una prima valle, con una fioritura gialla magnifica!

Qui si riprende fiato e si prosegue su un falso piano (andando ad intuito, ogni tanto si ritrova una tacca rossa e bianca, più utili sono gli omini di pietra). Terminato questo tratto ci si porta sulla destra fino ad un prefabbricato.

Da qui non sapevamo proprio dove andare e abbiamo provato a seguire l’unico sentiero che si intravedeva. Non convinti abbiamo scaricato la traccia gps e ci siamo resi conto di essere risaliti nella direzione sbagliata. La cosa positiva è che almeno abbiamo visto cinque camosci :)

Fortunatamente abbiamo potuto tagliare lungo le pendici e riprendere la diritta via che era smarrita, proprio come diceva il buon vecchio Dante.
Oltre alla salita abbiamo perso almeno una quarantina di minuti e accumulato un po’ di dislivello positivo, che muscolarmente non fa quasi mai male…subito :)

Da questo punto in poi il gps è stato il nostro migliore amico, consultato più volte.

Dal vecchio rifugio partigiano alla cima del monte Grosso la salita si fa impegnativa e lunga, l’ultimo pezzo non solo è faticoso, ma fino alla fine non si vede l’arrivo, non si ha un sentiero da seguire…ma…una volta arrivati in cima gli occhi vengono ripagati dello sforzo!
Si ha una vista magnifica, a 360°. Siamo riusciti a scorgere anche il Monviso!!

Altro che pausa pranzo con vista!!

Dopo una breve pausa, giusto il tempo di mangiare, scattare qualche foto e riprenderci, siamo ridiscesi verso Colla Rossa, che col suo prato fiorito, un mare di margherite bianche, regala uno scorcio magnifico.
Dovete firdarvi anche se non abbiamo scattato alcuna foto. In quel momento eravamo abbastanza stanchi entrambi :D

La discesa è dolce e in breve tempo si arriva a Ponte Chiappa.

Visto che era relativamente presto io mi sono tolta le scarpe e ho immerso i piedi stanchi nel bellissimo torrente…che piacere!! Altro che Spa!

Dopo la pausa ci siamo rimessi in marcia, per concludere il giro ad anello si devono fare 3 km lungo la strada, a tratti sterrata e a tratti asfaltata. Quest’ultima parte risulta un po’ noiosa rispetto al resto della camminata ma almeno permette di tornare alla macchina senza dover ripercorrere i proprio passi a ritroso.

In conclusione è stato un giro diverso da quelli che facciamo di solito, anche solo per questione di altitudine abbiamo visto paesaggi diversi, più fioriti, più verdi e ci sono piaciuti molto.
Il fatto di non sapere mai se stavamo seguendo la strada giusta, di cercare una traccia, ci ha fatto perdere oltre al tempo, anche un po’ di serenità.

Personalmente sono contenta di aver scelto questo itinerario, la natura regala sempre ottimi scorci e ripaga delle fatiche, ma non penso che lo rifarei.

Ps: il nostro fisico ci ha vietato di andare alla ferrata di domenica…

Dati del trekking

Distanza percorsa: 11.91 Km
Durata trekking: 5:23 ore

Dislivello +: 832 metri
Dislivello -: 832 metri

Guarda tutte le foto e i video nella prossima pagina!

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